Vasi in plastica: i vantaggi
I vasi in plastica sono leggeri ma resistenti agli agenti atmosferici, sono colorati e con un design che strizza l’occhio alle ultime tendenze.
I vasi in plastica sono duraturi nel tempo ma, una volta usurati, sono riciclabili al 100%, quindi preferibili da chi ha a cuore l’ambiente ma anche le proprie tasche, perché sono davvero economici.
La giusta dimensione del vaso
La regola base vuole che si parta sempre con vasi piccoli per poi rinvasare la pianta man mano che cresce. Questo perché un vaso troppo grande porta a uno spreco d’acqua, mentre uno troppo piccolo fa soffrire la pianta.
La grandezza dipende anche dalla capacità di crescita della pianta: i cactus hanno una crescita lenta, quindi non servirà nessun rinvaso per diversi anni. Nel caso di piante che crescono rapidamente, bisognerà controllare che le radici non restino soffocate, e rinvasarle in un contenitore della misura appena superiore a quella del precedente, ovvero con un diametro più grande di 2 o 5 centimetri.
La forma del vaso
Potete scegliere vasi da giardino e da appartamento di diverse forme, ma anche di diverso stile. In questo caso, una sola l’accortezza, in base allo spazio: i vasi rettangolari, come le fioriere e le cassette, si possono accostare uno al fianco dell’altro, occupando meno spazio. I vasi tondi permettono raggruppamenti che esteticamente sono più gradevoli, ma sicuramente richiederanno più spazio.
Le piante per i vasi in plastica
Rispetto ai vasi in terracotta, i vasi in plastica conservano meglio l’umidità del terreno perché le loro pareti sono impermeabili.
D’altro canto, non essendo porosi, impediscono il passaggio di acqua e aria, quindi può accadere che le radici non respirino in maniera adeguata e che il terriccio si asciughi molto più lentamente. Per non fare marcire le piante, quindi, bisogna annaffiarle meno frequentemente.
Per i vasi in plastica, scegliete piante che ben si adattano ad ambienti umidi e che amano i terreni freschi come, ad esempio, le felci, il papiro, l’edera, lo spatiphillo, l’heuchera e il ciclamino.
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